Purtroppo, infatti, non resta nessuna struttura, poiché erano realizzati in legno, un materiale deperibile. Quello che abbiamo davanti è, quindi, una ricostruzione di un telaio romano.
Si tratta di una struttura in legno, composta da una cornice di forma rettangolare posta in verticale e un’altra cornice uguale appoggiata in obliquo. In alto, su un lungo palo di legno sono agganciati dei fili verticali – l’“ordito” – tenuti in tensione da pesi di terracotta forati a tronco di piramide e con decorazioni incise. Attraverso questi fili verticali si faceva passare la trama, una serie orizzontale di fili avvolti su un altro bastone di legno posto a metà altezza. Dall’intreccio di questi fili perpendicolari, quindi, si otteneva il tessuto di lana, canapa o lino. Si tesseva stando in piedi e procedendo dall’alto verso il basso, ottenendo tessuti di larghezza variabile e di lunghezza uguale a quella dei fili verticali.