Per raggiungerla, se abbiamo percorso le scale, svoltiamo a sinistra e procediamo per qualche passo; se abbiamo usato l’ascensore, invece, proseguiamo dritti di 11 passi e poi svoltiamo a destra; la troveremo qualche passo più avanti.
Una vetrina verticale addossata al muro raccoglie i reperti più antichi del territorio: sul ripiano più basso si trova un fossile di ammonite, un mollusco con una conchiglia a spirale, che testimonia l’antica presenza del mare anche in queste zone, quando ancora l’uomo non aveva fatto la sua comparsa sulla Terra. Sono poi esposti reperti che risalgono al Mesolitico e al Neolitico (9600-3000 a.C.), come lame, punte di freccia, raschiatoi in pietra scheggiata, le cosiddette selci, utilizzate per cacciare, per tagliare la carne e per conciare le pelli. Possiamo ascoltare l’audio ad esse dedicato.
La prima sezione del museo, caratterizzata dal colore giallo, è dedicata al periodo pre-protostorico, ovvero quello precedente alla centuriazione.
In questa sala puoi trovare